giornalismo, media

Chiaroscuri

Qualche giorno fa, a 93 anni, è morto Piero Angela. Per giorni non si è parlato d’altro. Il web, va detto, si presta alle mitizzazioni adolescenziali. Si è buoni o cattivi, non esistono chiaroscuri. E’ un problema di tempo: l’attenzione dura un battito di ciglia. Così, però, si perde il senso della frase.

Sicuramente Angela è stato un personaggio importante nella storia televisiva del nostro Paese, un ottimo divulgatore, compagno di tanti di noi, che abbiamo imparato a conoscerlo sin da bambini. Ma, faccio notare, è stato settant’anni in Rai. Settant’anni. Possibile che in un lasso di tempo del genere l’Italia e la televisione di Stato non abbiano saputo produrre altri divulgatori di livello (a parte il bravo Alberto)?

Tra le frasi più citate, quella di pochi giorni fa. “Ho fatto la mia parte, ora tocca a voi”. Non si può non apprezzare il lavoro di Angela. Ma credo che il lascito più grande sarebbe stato farsi da parte un po’ prima, godendosi una pensione serena. Magari spiegando che è nella natura delle cose che le stagioni si chiudano. Che è giusto andare avanti, passare il testimone, anche controvoglia, a chi è più giovane.

Ecco, nella complessiva grandezza del personaggio, è questo, a mio parere, il chiaroscuro più evidente.

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