Sulle prime ho pensato si trattasse di un sito satirico, di una notizia postata per ridere. Poi scopro che è vero. Nadia Toffa, inviata delle Iene, è il terzo personaggio più cercato su Google nel 2017, riporta il motore di ricerca. Prima di lei, solo Matt Lauer (conduttore NBS licenziato dopo uno scandalo sessuale) e Meghan Markle, promessa sposa del Principe Harry.
Nelle ultime settimane la Toffa è stata al centro dell’attenzione per via di un malore che l’ha colpita mentre si trovava a Trieste. I media hanno dato la notizia immediatamente, e tra gli utenti social è partita la gara agli aggiornamenti.
Facciamo gli auguri di pronta guarigione a Nadia (che è ancora ricoverata a Milano, ma sta meglio). Ma certo fa riflettere l’attenzione che le è stata dedicata. Le Iene sono un programma un tempo innovativo che da anni si è, purtroppo, specializzato nel rilanciare bufale. I suoi volti sono ormai noti al grande pubblico, e vengono associati al giornalismo-verità. Ma non di questo si tratta. Per capirci, non sono Report, ma intrattenimento con contenuti di inchiesta spesso inquinati dal sensazionalismo, e da un taglio che, per essere accattivante, sacrifica spesso la precisione.
Va osservato che la classifica di Google traccia un quadro interessante di come usiamo davvero il web. Date uno sguardo di persona (il link è questo), non solo a quella globale ma anche alla declinazione per paese. Un esercizio utile per conoscerci un po’ meglio.