Com’eravamo dieci anni fa? C’erano il posto fisso, il mutuo facile e mancava il web. Mettete tutto nello shaker, agitate bene con la crisi peggiore degli ultimi 80 anni, e guarnite con i voli low cost che hanno permesso ai giovani di girare il mondo: avrete una generazione di ragazzi svegli in grado di trainare anche gli adulti. Se avranno voglia di rimettersi in gioco.
Ho partecipato al meeting di StartupItalia il 18 dicembre a Milano e trovato una situazione diversa rispetto a qualche tempo fa. Più consapevolezza delle potenzialità che derivano dal mettersi in proprio, maggiore conoscenza delle dinamiche di business, e una cognizione dei limiti – esistono anche quelli – di questa scelta.
Certo, ormai non si può prescindere da formazione costante, cambiamenti contrattuali (il jobs act, seppur migliorabile, va già in questa direzione) e da una rivoluzione nella mentalità: via foto e data di nascita dal curriculum, basiamoci sulle competenze, che sono quello che serve. Un mondo al contrario, dove i giovani salvano gli adulti, è possibile. Chissà, magari a pensarlo forte accade davvero.