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Ciao Runner: la corsa diventa social con l’app italiana

Ne è passato di tempo dai primi anni 2000, quando un allora giovanissimo Mark Zuckerberg cominciò a immaginare Facebook,quello che sarebbe diventato il simbolo dei nostri giorni. Nello stesso periodo, in Italia, un altro Marco, che di cognome fa Frattini, si era laureato da poco in Odontoiatria. Nel tempo libero aveva imparato a fare il fonico. Suonava, anche: insomma, uno che si dava da fare.

But life is not fair, direbbero gli inglesi: la vita non è un gioco corretto. A volte, come in un illusorio contrappasso senza colpe, bastona dove fa più male. I suoni per Marco erano la vita: e la natura si à accanita col suo udito, facendolo ritrovare sordo. I sacrifici, la vita passata a studiare, i sogni: tutto perso.

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Marco Frattini con Antonio Rossi alla presentazione di Ciao Runner

Nessuno sa quale sia la differenza tra chi incassa il colpo e chi si lascia distruggere. Forse è questione di fortuna. O forse, la differenza la fa l’ambiente, la famiglia. Sta di fatto che Marco sapeva che non sarebbe bastato un antibiotico: l’udito non l’avrebbe recuperato, almeno con il livello delle conoscenze attuali. Una malattia rara, con implicazioni a livello neuromotorio, totalmente diversa dalla sordità presente dalla nascita.

A questo punto, la vita quotidiana diventa una sfida. E Marco, che vive a Meda (in Brianza) , inizia a correre forte. Nella corsa riesce a scaricare la tensione, l’adrenalina che si accumula per la rabbia.
Nel gesto ripetuto mille e mille volte, sempre uguale, probabilmente, la mente scandisce i passi con le note delle melodie un tempo così familiari. Un chilometro dopo l’altro, arriva la prima maratona: è quella di Milano, nell’ottobre 2006, conclusa con il tempo di 3 ore e 14 minuti. Niente male. Il ragazzo se la cava  bene: diventerà tre volte campione italiano FSSI (Federazione Sport Sordi Italia), arrivando a scendere sotto il muro delle due ore.

Nel frattempo, mentre lui si dedica con profitto alla cucina (è diventato chef) e scrive un paio di libri, la rivoluzione social comincia a connettere le persone,  offrendo la possibilità di cercarsi e trovarsi sulla base delle proprie passioni.

La Brianza e il Milanese fanno la loro parte. Nasce Fubles, il primo social network dedicato al calcio che nel tempo ha coinvolto un numero sempre maggiore di giocatori e si è andato affermando come una delle startup più interessanti in ambito sportivo.

Mancava, però, un’app dedicata alla corsa. Vuoto colmato: nei giorni scorsi è nato CiaoRunner, la prima rete dedicata agli appassionati. Un servizio completo, messo in piedi da Frattini con l’aiuto di un team di sviluppatori e web designer.

L’idea è quella alla base di tutte le community: un profilo che raccoglie i dati personali e le preferenze, la possibilità di organizzare una corsa e di iscriversi a quelle già programmate. Le funzioni di ricerca consentono di scovare appassionati nella propria provincia di residenza: ci sono tutte tutte, e presto il  servizio potrebbe essere esteso anche all’estero.

Disponibile in versione gratuita anche per Iphone e Android, la grafica è accattivante e il login è molto semplice. Tra le funzionalità più interessanti, la  possibilità di registrarsi rapidamente utilizzando il proprio profilo Facebook e Google Plus.
La presentazione ufficiale è avvenuta nei giorni scorsi nell’ambito della Milano City Marathon 2015: una vetrina ideale per farsi conoscere nell’ambiente.
Le prime settimane hanno confermato la bontà dell’idea: sono già 476 gli utenti registrati, e stanno aumentando rapidamente. Le prime corse sono già organizzate: dopo le abbuffate di Pasqua, non resta che infilare le scarpette.

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