A pochi giorni dai terribili attacchi di Hamas, il 24 ottobre 2023, nel momento in cui la sola retorica della vendetta dominava i media e le dichiarazioni della politica, un unico leader ebbe il coraggio di contestualizzare e ripetere che, per quanto tragico, quanto accaduto “didn’t happen in a vacuum“. Era il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres. Un funzionario (non un politico) che sarà ricordato a lungo per l’audacia nel prendere posizioni scomode e scagliarsi contro lo status quo. Non solo in questo caso.
Con le sue affermazioni (che gli attirarono la reazione rabbiosa di Israele), Guterres consentì di fatto alla stampa di uscire dall’angolo e cominciare a raccontare un’altra versione della storia, più aderente alla realtà. La stessa che ha portato alle manifestazioni di solidarietà con il popolo martoriato di Gaza delle settimane scorse. Non è un mistero che i giornali (con poche, lodevoli eccezioni) siano pavidi di fronte al potere, agli investitori, ma anche – negli ultimi anni – al politicamente corretto. Molto di quello che leggiamo riflette la preoccupazione di non disturbare. Onore, dunque, ad Antonio Guterres, uomo vero in un mondo di pagliacci.