coronavirus, cronaca, milano

…perché Milano non è la Cina


Perché a Wuhan hanno “chiuso” la città da subito e qui in Italia no? Risposta semplice, per chi non ha tempo: perché l’Italia non è la Cina, e gli italiani non sono cinesi. Neanche quelli di Milano, come insegnano Beppe Sala e i suoi #milanononsiferma. Non ci crede il sindaco, figuriamoci i cittadini.

I metodi autoritari di Pechino funzionano bene quando si tratta di mobilitare enormi quantità di persone e risorse in poco tempo. Coordinamento impeccabile, disciplina serrata, sanzioni dure. Ma dubito che molti di voi scambierebbero le libertà di una democrazia occidentale con quelle concesse nel paese che fu di Mao.

E poi ci siamo noi. Indisciplinati. Vigliacchi. Meschini. Un grande popolo…quando proprio non possiamo fare a meno di esserlo, cioè in piena emergenza.

Vengo al punto. Un governo che impone misure senza essere in grado di farle rispettare perde credibilità. Se ci riprova, è destinato ad essere deriso, e non è un lusso che, in questo momento, ci si può permettere.

Conte lo sapeva, e (mia opinione) ha scelto un atteggiamento graduale per evitare di perdere il controllo della situazione. Prima la Lombardia, il giorno dopo tutta Italia. Alle prime, seguiranno altre misure, più restrittive, e partiranno i controlli.

In Cina il sacrificio sarebbe stato imposto: ma, dicevamo prima, è un altro popolo.

Il governo ha fatto quello che ha potuto. Se non vi piace prendetevela con voi stessi. L’uomo forte, l’uomo solo al comando, avrebbe creato un disastro. Meglio mordere il freno, e portare a casa il risultato.

Ps. Milano ha risposto bene alle nuove norme (video). Per le strade pochissime persone, metropolitana deserta, tram vuoti. Mi dicono sia così anche a Cosenza. Buon segno, se dura. A Nord come a Sud. Sarà lunga, ma proviamoci.

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3 risposte a "…perché Milano non è la Cina"

  1. Marco ha detto:

    proprio vero grande popolo quando non ne possiamo fare a meno. Fondamentalmente in Italia ognuno pensa per sè…e non solo in Italia, ma fortunatamente le eccezioni ci sono e nei proprio nei momenti di difficoltà possono far aprire gli occhi anche a chi è cieco. Si dice che gli amici veri però si vedono nel momento del bisogno. In proposito non penso che il governo cinese ci stia ora inviando degli aiuti solo perchè si sente in colpa, come non credo che Trump abbia chiuso i voli da e per l’Europa senza nemmeno fare una telefonatina di circostanza alla Sig.ra Von der Leyen solo perchè non è il suo tipo.

    • Questa crisi globale sta mostrando i limiti di un approccio sovranista ai problemi di oggi. Ma la globalizzazione che abbiamo conosciuto nei due decenni passati ha aumentato la disuguaglianza all’interno degli stati, invece di ridurla. Insomma, serve un approccio nuovo, sovranazionale, in primis europeo, e non solo in senso finanziario.

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