expo, milano

Ex-poi? Un blog e una pagina per il dopo

Sembra l’uovo di Colombo, ma nessuno ci aveva ancora pensato. Ex-poi?, la domanda che da sei mesi aleggia tra i cancelli di Expo. Ce la siamo fatta tutti, ci abbiamo riso e scherzato, ma adesso è il momento della resa dei conti. Per questo ho creato, assieme ad altri, un blog e una pagina Facebook: per rimanere in contatto e cercare di fare rete senza perdere lo spirito dell’esposizione.

Sono convinto che le idee e lo stare assieme generino opportunità; nei mesi di Expo ho conosciuto tanta gente con storie personali incredibili che per un motivo o per l’altro è venuta a Milano a viversi il momento. Persone in grado di cambiare il mondo, per riprendere l’adagio di una vecchia pubblicità. E sono tutte lì. Provate a darci un’occhiata. E, se vi va, contattatemi per contribuire. Come minimo sarà un'(altra) bella esperienza.

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economia, milano

Parte Expo, prime impressioni

milano-expo-2015

Le frecce tricolori durante la cerimonia d’apertura (fonte: sito ufficiale)

Milano ce l’ha fatta. Expo 2015 è partito venerdì primo maggio. Certo, sullo sfondo restano criminalità organizzata, corruzione e la solita dose di “creatività” italiana (che all’estero chiamerebbero improvvisazione o disorganizzazione). Resta anche il problema di cosa accadrà quando l’esposizione sarà finita. Ma, nonostante tutto, l’impressione è che valga la pena di visitarla. Sono stato all’inaugurazione, e questo è il pezzo che ho scritto per Londra, Italia (clicca). Buona lettura.

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cronaca, milano

La velocità che uccide chi non è pronto

Diffidate delle persone che sorridono sempre: a volte non hanno semplicemente altra scelta”.

Con queste parole si chiude la lettera di Pietro, 19enne milanese, che ha gettato la fidanzata dal settimo piano prima di lanciarsi nel vuoto.Pare avesse qualche problema di depressione, e che non si trattasse del primo tentativo di suicidio.

Una missiva scritta a mano, in stampatello, con le abbreviazioni tipiche degli adolescenti; una scrittura nervosa, storta, come quella di chi sta maneggiando un argomento troppo grande per lui; un epilogo lucido e metropolitanamente tragico per una storia d’amore finita.

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cronaca, lavoro

La disperazione dei Forconi

Sui volti di tutti si legge la delusione. Sono quelli che non hanno speranza,  quelli che fino a ieri credevano nei Cinque Stelle, e oggi li trovano superati.

Quelli così disperati che da un momento all’altro potrebbero perdere la brocca, e darsi fuoco. O aprire il gas, e lasciarsi addormentare.

Perché normalmente il traffico lo si blocca dietro al paravento di un’associazione, di un movimento. Questi bloccano Milano fregandosene.  Molti di loro non hanno più niente. E chi non ha niente da perdere, si sa, è pericoloso.

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